È quanto risulta dalla fotografia scattata da Unioncamere e InfoCamere sulle imprese di stranieri iscritte al Registro delle imprese delle Camere di commercio a dicembre 2020, che evidenzia una crescita del 2,9% rispetto ai dodici mesi precedenti.
L’impresa individuale resta la forma giuridica più gettonata
Il commercio al dettaglio è l’attività in cui si cimenta un’impresa straniera su quattro. Ma è nei settori della telecomunicazione e della confezione di articoli di abbigliamento che l’imprenditoria immigrata raggiunge il peso più elevato sul totale delle imprese dei vari comparti (rispettivamente 32,8 e 32,5%). Quanto alla forma giuridica, quella individuale resta la più gettonata dagli stranieri: con più di 480mila imprese rappresenta il 15,4% del totale delle ditte individuali operanti in Italia; mentre le società di capitali costituiscono una parte residuale e superano di poco quota 100mila, seguite dalle società di persone (39mila).
Aumentano i titolari nigeriani; in calo quelli cinesi e marocchini
Limitando il campo di osservazione alle sole imprese individuali – l’unica forma giuridica per la quale è possibile associare univocamente la nazionalità del titolare a quella dell’impresa -, i dati relativi ai dodici mesi, tra dicembre di quest’anno e dicembre 2019, segnalano una visibile mobilità tra le comunità imprenditoriali dei principali Paesi di origine dei titolari. In termini relativi, a muoversi più velocemente nella top 10 dei Paesi è la Nigeria, i cui titolari sono cresciuti in un anno dell’8,6%. A seguire troviamo quelli nativi del Pakistan (+4,6%) e dell’Albania (+4,3%). Sul fronte opposto appaiono in calo i rappresentanti delle due comunità più numerose: quella marocchina e quella cinese. Nei dodici mesi considerati, la consistenza dell’imprenditoria proveniente dalla Cina è scesa dell’1,4% e quella proveniente dal Marocco si è ridotta dello 0,6%.
Nella provincia di Cremona le imprese straniere sono il 12,2%
Toscana (14,4%), Liguria (14), Lazio e Lombardia (12,8) sono le regioni che hanno visto una maggiore penetrazione di imprese straniere nel proprio tessuto imprenditoriale. Ma in termini assoluti sono la Lombardia e il Lazio che svettano ai primi due posti in classifica per numero di imprese guidate da immigrati. Nella provincia di Cremona, il tasso di crescita nel corso del 2020 è stato del 2,7%. 3.532 le imprese registrate al 31 dicembre 2020; il 12,2% con titolare straniero.