
Seduta online per la nona sessione del Tavolo Infrastrutture, uno dei tavoli tematici del Tavolo della Competitività, lo strumento di governance territoriale esteso e inclusivo, per definire gli interventi prioritari dell’area provinciale cremonese all’interno di una vera e propria strategia di sviluppo. La sessione, moderata da Ilaria Massari, direttore dell’agenzia di sviluppo territoriale REI-Reindustria Innovazione, è stata convocata per riprendere i lavori di concertazione delle priorità territoriali relativamente ai temi infrastrutturali, a seguito dell’avvenuto incontro di presentazione da parte della società Stradivaria Spa a Regione Lombardia del progetto dell’autostrada Cremona-Mantova.
Per procedere serve definire una roadmap condivisa
«Lo spirito di condivisione e di concertazione del Tavolo si è rivelato di vitale importanza per la progettazione su più fronti», dichiara il presidente della Provincia di Cremona, Paolo Mirko Signoroni. «Siamo riusciti a far sedere allo stesso tavolo Regione Lombardia, Rfi, Trenord, Stradivaria, l’Agenzia pubblica di trasporto locale, le amministrazioni comunali, le categorie e i sindacati. Ringrazio la Camera di commercio di Cremona per avere convocato il Tavolo, dove per la prima volta anche il tema ferroviario è stato affrontato su un ottimo terreno di confronto». Due le sessioni della seduta del Tavolo. La prima, che qui ci interessa, ha avuto come oggetto la presentazione del progetto di realizzazione dell’autostrada Cremona– Mantova e il tema del raddoppio contestuale del tratto ferroviario Piadena-Cremona–Codogno, due obiettivi sui quali così si esprime il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti: «Mettere insieme le due opere, l’autostrada e il raddoppio della linea ferroviaria, è un risultato di straordinaria importanza per l’infrastrutturazione del nostro territorio, ma serve anche definire tempistiche e atti amministrativi e di finanziamento, per procedere con una roadmap condivisa».
Il nuovo progetto della Cr-Mn costa il 18% in meno rispetto al piano precedente
«Due fatti catturano la nostra attenzione», aggiunge il direttore generale Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile di Regione Lombardia, Aldo Colombo: «primo, recepiamo che il tema infrastrutture è la priorità di questo territorio. Secondo: consegnato il progetto definitivo dell’autostrada Cremona–Mantova, aggiornato con il piano economico–finanziario, il “Piano Marshall” di Regione conferma le concessioni stanziate nel periodo pre-pandemico all’autostrada: i 59 milioni di euro sono disponibili». La fotografia del progetto è restituita da Carlo Vezzini, presidente della società Stradivaria: «Si tratta di un progetto intermodale dove è evidente l’affiancamento e la relazione tra l’autostrada e la linea ferroviaria. Il progetto definitivo segue quello originario sviluppato nel 2014, aggiungendovi le modifiche originate dallo scambio con Regione. Sarà un’autostrada di categoria A, con una lunghezza complessiva di 57,8 km, due barriere (una a Cremona e una a Mantova), otto uscite, due stazioni di rifornimento, una per senso di marcia e quattro centri servizi. Con un ammontare complessivo di oltre 883 milioni di euro, il progetto consente un risparmio complessivo di oltre il 18%, rispetto al piano precedente del 2014».
È in corso l’iter autorizzativo per il raddoppio ferroviario
Quanto ai lavori relativi al raddoppio della linea ferroviaria Codogno–Cremona–Mantova, a che punto si colloca lo stato di avanzamento? Il quadro è stato offerto dalla referente di progetto della direzione Investimenti di Rfi, Rosa Pannetta, che ha fornito alcuni elementi: il nuovo binario avrà una lunghezza di 90 kilometri circa e la sua realizzazione avverrà in due fasi: il raddoppio Piadena–Mantova (34 km) e il completamento del raddoppio sulla tratta Codogno–Piadena (50 km). Contestualmente, verranno demoliti i vecchi ponti che attraversano i fiumi Oglio e Adda per costruirne di nuovi, in grado di ospitare il raddoppio della linea e saranno eliminati i 59 vecchi passaggi a livello, sostituiti per la maggior parte da cavalca ferrovia e opere di ricucitura con le realtà esistenti. «Sullo stato di avanzamento», precisa Pannetta, «il progetto definitivo è concluso, mentre è in corso l’iter autorizzativo, che lo vede in mano al Consiglio superiore dei Lavori pubblici e al ministero”.

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