Una struttura da installare all’ingresso di un’azienda o di qualsiasi posto di lavoro, scuole comprese, dotata di una combinazione di tecnologie che permettono la rilevazione della temperatura corporea, la presenza o meno di una mascherina sul volto di chi sta per entrare e, volendo, anche il numero di persone già presenti all’interno dell’edificio. In una parola, anzi un nome: MOSÈ. La scelta del riferimento profetico è curiosa, ma Marino e Nicola Crespiatico (rispettivamente, padre e figlio), spiegano che si tratta in realtà di un acronimo, che sta per Monitorare Ottimizzare Salvaguardare Entrata. Si tratta dell’ennesimo esempio di invenzione stimolata dall’emergenza Covid, frutto dell’ingegno e della creatività di cui hanno dato prova in questo periodo diverse aziende del territorio cremonese.
Superate tutte le verifiche il prodotto è ormai operativo
In questo caso, il merito va riconosciuto alla Crespiatico impianti elettrici, azienda di Bagnolo Cremasco, attiva da oltre cinquant’anni, specializzata in impianti elettrici, fotovoltaici e domotica e associata alla Libera Associazione Artigiani di Crema. «L’idea di progettare MOSÈ», ci spiega Nicola Crespiatico, «è nata vedendo che in molti posti di lavoro l’afflusso di persone è costante e non sempre si ha a disposizione una persona con un termoscanner per misurare la temperatura. Ci stiamo lavorando da maggio scorso. Abbiamo eseguito tutte le verifiche previste e ora possiamo dire che il prodotto è pronto. Certo, in questi mesi non è stato facile procurarci il materiale necessario per la sua costruzione, per via dei rallentamenti delle attività produttive, ma ce l’abbiamo fatta».
L’impianto è riconfigurabile a seconda delle diverse esigenze
In cosa consiste, precisamente, MOSÈ? «Si tratta di una struttura in alluminio e vetro autoportante, formata da pezzi preassemblati che vanno montati sul posto», aggiunge Crespiatico. «All’inizio avevamo fatto preparare un prototipo in ferro, ma ci siamo accorti di un limite: con quel materiale non si può assemblare la struttura pezzo per pezzo e d’altronde trasportarla per intero diventa molto complicato. Una volta montato, MOSÈ misura 2,30 metri di altezza, 2,10 metri di larghezza e 75 centimetri di profondità. Oltre che all’ingresso, si può anche posizionare all’interno dei singoli reparti di un’azienda, per esempio. È sufficiente una connessione LAN e un’alimentazione 230V. Inoltre, il termoscanner può essere sempre aggiornato e riconfigurato, per rispettare eventuali nuove normative contro il coronavirus».

Aumentare gli affari ai tempi del Covid
La Denti Logistica è una di quelle aziende che non hanno risentito del coronavirus. Non ha dovuto mettere in cassa integrazione i propri dipendenti e… [Leggi tutto]

Coronavirus: la Seri-Art riconverte la produzione
L'azienda cremonese, attiva da 50 anni nel settore stampa, ha deciso di contribuire alle necessità dettate dall'emergenza, producendo dispositivi anti contagio [Leggi tutto]

La crisi come opportunità: il caso della U.S.S. 90
Nonostante la crisi, l’azienda di Onesto Uggè ha saputo reinventarsi, vendendo dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea, approfittando dello spazio lasciato vuoto dal mercato [Leggi tutto]

La Vetreria Tacca protagonista della fase 2
Cristian Tacca, titolare dell'omonima vetreria, ha conosciuto un boom nella produzione di pannelli divisori per garantire la distanza di sicurezza sui luoghi di lavoro [Leggi tutto]