
Lo scorso 31 agosto, la concessionaria Stradivaria presentava finalmente il progetto definitivo per l’autostrada Cremona-Mantova ad Aria, la società concedente in capo a Regione Lombardia, per l’analisi della sua sostenibilità tecnico-finanziaria. Per le caratteristiche del progetto vi rimandiamo a un nostro articolo precedente, che trovate in fondo alla pagina. La questione più urgente riguarda l’approvazione o meno del progetto e al riguardo non ci sono ancora novità, se non un’affermazione del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che in un’intervista ha dichiarato che il progetto di Stradivaria avrebbe delle criticità. Ma quali? La società diretta interessata, nella persona del suo presidente, Carlo Vezzini, sostiene di non saperne di più e di essere in attesa di un incontro con i responsabili di Aria, che potrebbe tenersi nel mese di gennaio.
Ancora nessuna comunicazione dalla Regione
«Al momento, la situazione è la seguente», commenta Vezzini: «è in essere un’istruttoria tecnica e per l’inizio del nuovo anno dovremmo avere un confronto con Aria. Di più non sappiamo». Quindi per voi la dichiarazione del presidente Fontana è stata una novità? Aria non vi aveva comunicato ancora nulla? «Quanto dichiarato dal presidente Fontana è di natura politica, e quindi non entra nel merito della questione, mentre il confronto con Aria è di tipo tecnico e, quanto a ciò, ad oggi non abbiamo registrato novità. Peraltro, finora abbiamo avuto solo un’interlocuzione formale con la società concedente, mentre aspettiamo la possibilità di un incontro vis à vis per chiarire meglio i rispettivi punti di vista».
Il tratto della TiBre: un ostacolo da superare
Al di là di eventuali criticità da risolvere, ritiene che il progetto nel suo complesso sia solido? Se la sente di tranquillizzare il territorio cremonese in merito? «Sinceramente non sono nelle condizioni di poter tranquillizzare nessuno. C’è un nodo ancora irrisolto e riguarda il tratto centrale della nuova infrastruttura, che però è di pertinenza del concessionario dell’autostrada TiBre. Anche il raddoppio ferroviario da Mantova a Codogno rappresenta un problema. In breve, non spetta a Stradivaria dire se il futuro della Cremona-Mantova sarà positivo. Noi abbiamo il compito di onorare il nostro impegno come società concessionaria e lo abbiamo fatto presentando un progetto dettagliato».
La disponibilità di Stradivaria a rivedere il progetto
Siete pronti a rivedere e a integrare il progetto, qualora fosse necessario? «Dobbiamo prima capire cosa si intende per criticità. Ce ne sono di diversi tipi: strutturali; di percorso; finanziarie ecc. Per sapere in concreto di quali criticità si sta parlando dobbiamo aspettare l’incontro con Aria. Resta il fatto che nel 2020 abbiamo investito altri 4 milioni di euro per questo progetto. Credo che questa sia la dimostrazione del nostro impegno e della nostra volontà nei confronti di questo progetto. Non penso che i soci avrebbero problemi a investire ulteriormente, se necessario, una volta a conoscenza degli eventuali problemi».


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