«È necessario un consistente rifinanziamento del Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato per continuare ad erogare prestazioni agli imprenditori». È questa la richiesta di CNA, Casartigiani, Confartigianato e Claai, che hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri e alla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, per chiedere un tempestivo intervento finalizzato a garantire il sostegno al reddito ai lavoratori che rientrano nel campo di applicazione dei fondi di solidarietà bilaterali. Il decreto “Cura Italia” ha previsto uno stanziamento di 80 milioni di euro complessivi per i fondi bilaterali, che tuttavia non è sufficiente per coprire le richieste di prestazioni.
Le riserve del fondo si sono già quasi azzerate
«La crisi generata dalla pandemia», si legge nella lettera, «sta producendo un numero ingente di domande di prestazioni che ha quasi azzerato le riserve del nostro fondo». Le confederazioni dell’artigianato e delle Pmi sollecitano pertanto un rifinanziamento adeguato ad assicurare l’operatività del Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato, che negli ultimi anni si è caratterizzato per un’ampia inclusività, erogando prestazioni di sostegno al reddito che vanno oltre il limite di durata previsto dalla normativa e rivolte a tutte le imprese artigiane, indipendentemente dal numero di occupati, e quindi anche al di sotto del vincolo dei cinque dipendenti stabilito dalla norma.

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