
Questa mattina, nella sede dell’Inail di Cremona, è stata presentata l’indagine territoriale “Sicurezza: un lavoro di squadra”, sul ruolo di Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza nelle imprese artigiane della provincia di Cremona. Alla conferenza hanno partecipato Ennio Bozzano, direttore territoriale Inail di Mantova e Cremona; Monica Livella, responsabile della sede Inail di Cremona; Simona Galasi e Massimiliano Bosio, coordinatori OPTA Cremona e Francesco Zilioli, il presidente co.co.pro.
Il bisogno di informazione verso i lavoratori rimane elevato
OPTA (Organismo Paritetico Territoriale dell’Artigianato) è formalmente costituito e operativo sul territorio provinciale dal 2013, con tre RLST che effettuano quotidianamente visite presso le imprese del settore artigiano aderenti alla bilateralità, svolgendo il ruolo assegnato dal D.Lgs. 81/2008 e regolato con accordi tra le parti sociali, a supporto del sistema di prevenzione salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. L’esperienza maturata, non senza difficoltà, ha fatto emergere un bisogno di sensibilizzazione e informazione nei confronti dei lavoratori e delle imprese, rispetto ai ruoli e compiti dei Rappresentanti dei Lavoratori. Questo bisogno non è stato soddisfatto dagli strumenti tradizionali di comunicazioni e, di conseguenza, si è sentita la necessità di sperimentare un canale diverso, per capire meglio quale fosse la percezione e anche le aspettative. Da qui nasce l’idea dell’indagine presentata nella conferenza di questa mattina.
Le regole scritte sulla carta sono valide ma non sempre perfette
Con oltre 300 questionari,
distribuiti tra imprese artigiane di svariati settori e dislocate su tutta la
provincia, l’indagine ha portato alla luce come non ci
sia
un’adeguata e sufficiente conoscenza dei riferimenti e delle figure preposte.
«Sappiamo
che non basta l’informazione
teorica», hanno sottolineato i relatori della conferenza. « Ci siamo
convinti ancora di più che la sicurezza è materia molto concreta
quando incontra il livello umano in azienda ed esce dalle regole scritte
sulla
carta, valide ma non sempre perfette per il lavoro di tutti i giorni. La
presentazione
del progetto è stata l’occasione anche per alcuni sfoghi in merito
alle norme
troppo stringenti e si è spesso convenuto che solo una corretta percezione
dei fattori di rischio può rappresentare uno dei fondamentali fattori
per la
prevenzione degli infortuni. In altri termini, è stata l’occasione per
domandarsi
come riuscire a ottenere un flusso informativo costante e aggiornato».

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