Come conseguenza della riduzione delle ore lavorate, a seguito del sopraggiungere dell’emergenza sanitaria a partire dall’ultima settimana di febbraio, l’andamento del quadro occupazionale si è sviluppato in una fase di forte flessione dei livelli di attività economica, con il Pil che nell’ultimo trimestre segna una diminuzione congiunturale di -5,3%. Di conseguenza, l’occupazione risulta in lieve calo rispetto al trimestre precedente e in aumento su base annua: il tasso di occupazione destagionalizzato è pari al 58,8%, in calo di 0,2 punti in confronto al trimestre precedente. In questo contesto, l’insieme dei dati provenienti dalle diverse fonti consente di evidenziare i seguenti aspetti: a livello congiunturale, diminuisce l’occupazione dipendente in termini sia di occupati (-0,4%) sia di posizioni lavorative (-0,5%). Nel primo trimestre 2020, nei dati del ministero del Lavoro, le attivazioni sono state 2 milioni 554 mila e le cessazioni 2 milioni 492 mila. Prosegue meno sostenuta la crescita tendenziale dell’occupazione dipendente, in termini sia di occupati (+0,6%) sia di posizioni lavorative, riferite ai settori dell’industria e dei servizi (+0,5%).

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