In un contesto di calo della disoccupazione e dell’inattività, nel secondo trimestre 2019 l'Istat registra un aumento dell’occupazione rispetto al trimestre precedente (+0,6%). Tuttavia, queste dinamiche del mercato del lavoro si inseriscono in una fase di sostanziale ristagno dell’attività economica confermata, nell’ultimo trimestre, da una variazione congiunturale nulla del Pil. Dal lato dell’offerta di lavoro, nel secondo trimestre del 2019 il numero di persone occupate cresce in termini congiunturali (+130mila, +0,6%), a seguito dell’aumento dei dipendenti, sia permanenti sia a termine,e con minore intensità degli indipendenti. Nei dati mensili più recenti (luglio 2019), il tasso di occupazione e il numero di occupati mostra però un lieve calo rispetto al mese precedente.
Calo al Sud per il terzo trimestre consecutivo
Rispetto allo stesso
periodo dell’anno scorso, la crescita del numero
di occupati prosegue a ritmi meno sostenuti (+0,3%, +78 mila in un anno),
dovuta ai dipendenti permanenti, a fronte del calo di quelli a termine e degli
indipendenti; l’incidenza dei dipendenti a termine sul totale dei dipendenti scende
al 17,2% (-0,2 punti in un anno). Dopo il rallentamento
nell’ultimo periodo, si arresta del tutto la crescita degli occupati a tempo
pieno, mentre prosegue l’aumento del tempo parziale; l’incidenza del
part time involontario è stimata al 64,8% dei lavoratori a tempo parziale
(+1,2 punti). Alla crescita dell’occupazione soprattutto al Nord e più lievemente
nel Centro (+0,7% e +0,1%, rispettivamente) si contrappone,per il terzo
trimestre consecutivo, il calo nel Mezzogiorno (-0,3%).
Torna a crescere il numero degli inattivi
Nel confronto tendenziale, per il nono trimestre consecutivo si riduce il numero di disoccupati (-260 mila in un anno, -9,3%), coinvolgendo entrambi i generi, le diverse aree territoriali e tutte le classi di età. Dopo due trimestri di calo, torna invece ad aumentare il numero di inattivi di 15-64 anni (+63 mila in un anno, +0,5%). Il tasso di disoccupazione è in diminuzione sia rispetto al trimestre precedente sia in confronto a un anno prima; tale andamento si associa alla stabilità congiunturale e alla crescita tendenziale del tasso di inattività delle persone con 15-64 anni. Diversamente, nei dati mensili di luglio 2019, il tasso di disoccupazione è in lieve aumento e quello di inattività rimane invariato in confronto a giugno 2019.
Aumenta il costo del lavoro
Dal lato delle imprese, prosegue la crescita della domanda di lavoro, con un aumento delle posizioni lavorative dipendenti dello 0,3% sul trimestre precedente e dell’1,5% su base annua; sintesi della crescita sia dell’industria sia dei servizi. L’aumento delle posizioni lavorative è associato a una diminuzione delle ore lavorate per dipendente pari allo 0,6% su base congiunturale e allo 0,9% su base annua. Anche il ricorso alla cassa integrazione registra una variazione positiva. Il costo del lavoro cresce dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e del 2,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, frutto di un aumento delle retribuzioni (+0,1% su base congiunturale e +1,6% su base annua) e degli oneri sociali (+0,3% su base congiunturale e +4,5% su base annua).

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