Gli ultimi dati dell’IHS Markit PMI, il principale indicatore economico mondiale, hanno evidenziato, ad agosto, il miglioramento più veloce delle condizioni operative del settore manifatturiero italiano in oltre due anni. È stata riportata la crescita sia della produzione (per il terzo mese consecutivo) che dei nuovi ordini al livello maggiore da febbraio 2018, causata dall’allentamento delle restrizioni e dalla riapertura di altri settori dell’economia che hanno fatto rinvigorire la domanda. Le esportazioni, tuttavia, continuano a frenare il settore; gli ordini esteri, infatti, hanno continuato a diminuire per il sedicesimo mese consecutivo e a un tasso notevolmente accelerato. Allo stesso tempo, continuano a migliorare le previsioni sulla produzione per i prossimi dodici mesi, raggiungendo il livello di ottimismo più forte della storia dell’indagine, attribuito alle speranze di una ripresa economica e alle maggiori aspettative di vendita.
Si allungano i tempi medi di consegna dei fornitori
I dati di agosto hanno inoltre evidenziato l’ennesima ondata di tagli occupazionali, con alcune aziende campione che hanno riportato l’utilizzo della cassa integrazione e la riduzione delle ore lavorative. Il tasso di riduzione, comunque, è stato il più lento da gennaio ed è stato marginale. L’indagine di agosto ha inoltre evidenziato il primo aumento dell’attività di acquisto da giugno 2018, per via delle maggiori esigenze della produzione. Sia le giacenze degli acquisti che quelle di vendita sono diminuite a tassi più veloci, infatti le aziende campione hanno risposto di aver usato deliberatamente le giacenze per la produzione e di aver avuto maggiori vendite. Allo stesso tempo si allungano ancora i tempi medi di consegna dei fornitori, anche se il tasso di deterioramento è stato solo marginale. Ha continuato ad aumentare ad agosto la pressione dei costi, con le aziende campione che hanno principalmente collegato l’incremento al maggiore costo delle materie prime. I prezzi medi di vendita però sono diminuiti ancora una volta, in quanto le aziende hanno continuato a offrire sconti.

LA TUA COPIA
GRATUITA
SULL’ECONOMIA DEL TERRITORIO