È di oltre 207 milioni di euro la stima dei danni alle infrastrutture, al territorio, ai privati, alle attività industriali, commerciali e artigianali e turistiche, cui si aggiungono altri 86 milioni di danni alle attività agricole. È questo il dato complessivo che emerge dalle 350 domande di risarcimento raccolte negli ultimi giorni da Regione Lombardia attraverso Rasda, la raccolta schede danni regionale. La documentazione verrà ora inviata al Governo per ottenere il risarcimento.
Quella di Cremona è la terza provincia lombarda più danneggiata
I danni maggiori - fatti salvi quelli alle attività agricole, che seguono un altro iter per i risarcimenti, e che hanno raggiunto la cifra di oltre 86 milioni di euro - sono stati quelli ai privati (quasi 60 milioni), seguiti dai danni alle attività industriali (39,2), alle attività artigianali (32,6), alle infrastrutture pubbliche (quasi 30 milioni) e al territorio (25,4). Le aree più danneggiate risultano la provincia di Brescia (con il record di quasi 125 milioni di danni segnalati), seguita da Bergamo (26,3 milioni), Cremona (17 milioni), Lodi (15,8 milioni), Lecco (7 milioni), Pavia (6,6 milioni) e Varese (4,5 milioni). Più nello specifico, per quanto riguarda la provincia di Cremona, sono ben 48 le domande presentate, su un totale stimato di 17.049.091,55 euro, ai quali si aggiunge la stima di 14.532.138 euro, per i danni alle attività produttive agricole.

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