Nel secondo trimestre 2020, nonostante la ripresa di maggio e giugno, si stima una netta contrazione congiunturale delle esportazioni per tutte le ripartizioni territoriali a causa del forte calo di aprile: -28,2% per il Sud e Isole, -26,6% per il Nord-Ovest, -23,2% per il Nord-Est e -23,1% per il Centro. Nel periodo gennaio-giugno 2020, la diminuzione su base annua dell’export risulta marcata e diffusa a livello territoriale: rispetto alla media nazionale, è più ampia per le Isole (-20,4%) e il Nord-Ovest (-16,1%), di pari entità per il Centro (-15,3%), più contenuta per il Nord-Est (-14,3%) e il Sud (-13,4%).
Performance negativa per la Lombardia su base annua: -15,3%
Le performance negative di Piemonte (-21,2%), Lombardia (-15,3%), Veneto (-14,6%) ed Emilia-Romagna (-14,2%) spiegano i due terzi della flessione su base annua dell’export nazionale. Solo il Molise (+30,2%) e la Liguria (+3,7%) registrano, nel confronto con il primo semestre 2019, una dinamica positiva dell’export. L’analisi provinciale dell’export mostra performance negative per la maggior parte delle province italiane: le peggiori interessano Milano, Torino, Firenze, Brescia, Vicenza e Bergamo. Tra le performance positive, le migliori si registrano per Arezzo, Rovigo e Genova.

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