Gli ultimi dati sull’economia italiana inducono a confermare che nel terzo trimestre del 2020 si registrerà una risalita del Pil di circa il 9%, contenuta rispetto al crollo nel primo e secondo trimestre (-17,6%). L’attività resta quindi compressa molto al di sotto dei livelli pre-Covid. Complessivamente, nel 2020, il Pil si attesterà tra -10 e -11%. L’indice internazionale PMI nei servizi ha segnalato un nuovo calo dell’attività in agosto (47,1), confermando i rischi di una lenta risalita. Quanto al settore turistico, ha subito una forte flessione nei mesi estivi (-50% di presenze, -70% per le città d’arte, secondo le stime si Federalberghi). La produzione industriale ha recuperato a luglio, come secondo le attese (+7,4%), ma in agosto-settembre è prevista in media una stabilizzazione. Questo dovrebbe comportare nel terzo trimestre un traguardo poco sopra il 20%, ma a -10% dai livelli pre-Covid.
L’export ha recuperato ma rimane molto al di sotto dei livelli pre-Covid
In agosto, la fiducia dei consumatori è risalita di poco e rimane bassa. I consumi privati (-11,3% nel secondo trimestre) saranno frenati da incertezza e perdite di reddito. Apprezzabile ma parziale, fino ad agosto, la ripresa della fiducia delle imprese. Gli ordini interni dei produttori di beni di consumo e di investimento confermano un moderato recupero nel terzo trimestre. L’export di beni ha recuperato a giugno (+14,2%), pur restando molto al di sotto dei livelli pre-Covid (-15%). La risalita è eterogenea tra settori e mercati: si registra una dinamica positiva per gli alimentari e una forte caduta nei mezzi di trasporto; in miglioramento le vendite in Germania, Cina e Giappone, mentre si amplia la contrazione negli Usa. Prospettive incerte riguardano gli ordini esteri del PMI manifatturiero, che in agosto si sono indeboliti.
L’occupazione terrà fino a fine anno, grazie alla cassa integrazione
A luglio, gli occupati sono aumentati (+85mila), ma restano in calo dal mese di febbraio (-471mila). Prosegue la risalita del numero di persone alla ricerca attiva di lavoro, che era crollato durante il lockdown. L’occupazione continuerà a tenere fino a fine anno, salvaguardata dall’ampio ricorso alla cassa integrazione. Sempre a luglio, si registra anche un forte aumento del credito alle imprese (+4,4% annuo), spinto dalle garanzie pubbliche in risposta alle necessità di liquidità. I prestiti emergenziali hanno poi raggiunto 90 miliardi di euro al 9 settembre (dati Task Force). Ciò è di aiuto nel breve periodo, ma

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