Sono state comunicate dall’Istat le ultime rilevazioni sul fatturato e gli ordinativi dell’industria italiana. Ebbene, a giugno, si stima che il fatturato dell’industria sia in diminuzione, in termini congiunturali, dello 0,5%; mentre, nel secondo trimestre, l’indice complessivo è diminuito dello 0,1%, rispetto al trimestre precedente. Anche gli ordinativi registrano, sempre a giugno, un calo congiunturale sia su base mensile (-0,9%) sia nel complesso del secondo trimestre (-0,4%).
Marcata flessione delle commesse estere
La dinamica congiunturale del fatturato è sintesi di una flessione del mercato interno (-1,2%) e di un aumento soltanto modesto di quello estero (+0,5%). Quanto agli ordinativi, il calo congiunturale riflette invece la crescita contenuta delle commesse provenienti dal mercato interno (+1,1%) e la marcata diminuzione di quelle provenienti dall’estero (-3,8%). Un calo congiunturale del fatturato che è diffuso con intensità diverse a tutti i raggruppamenti principali di industrie: -0,2% per i beni strumentali; -0,4% per i beni di consumo; -0,8% per i beni intermedi e -2,8% per l’energia.
Il calo più rilevante è per l’industria farmaceutica
In termini tendenziali, il fatturato totale diminuisce dello 0,8%, riflettendo cali su entrambi i mercati (-1% il mercato interno e -0,1% quello estero). Con particolare riferimento al comparto manufatturiero, le industrie tessili e quelle dei mezzi di trasporto registrano la crescita tendenziale del fatturato più rilevante (+4,1%), mentre a mostrare il calo maggiore è l’industria farmaceutica (-12,6%). Sempre in termini tendenziali, l’indice degli ordinativi cala del 4,8%, con diminuzioni su entrambi i mercati ma di entità notevolmente diversa: -1,8% quello interno e -9,1% quello estero. La maggiore crescita tendenziale si registra ancora nelle industrie dei mezzi di trasporto (+5,1%), mentre il peggior risultato, anche in questo caso, si rileva nell’industria farmaceutica (-16,2%).

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