Nel secondo trimestre del 2019, il Pil è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente, ed è diminuito dello 0,1% nei confronti del secondo trimestre del 2018. La variazione congiunturale del Pil diffusa in occasione della stima preliminare del 31 luglio 2019 era risultata anch’essa pari a zero, così come quella su base annua.
Pari a zero gli apporti dei consumi interni e della domanda estera
Rispetto al trimestre precedente, tra i principali aggregati della domanda interna si registra una crescita dell’1,9% degli investimenti fissi lordi, mentre le esportazioni sono cresciute dell’1% e le importazioni dell’1,1%. La domanda nazionale, al netto delle scorte, ha contribuito alla variazione del Pil per +0,3 punti percentuali, con apporti nulli sia da parte dei consumi delle famiglie e delle istituzioni sociali private sia della spesa delle amministrazioni pubbliche. L’apporto della domanda estera netta è risultato anch’esso nullo.
Negativa la congiuntura per l’industria: meno 0,4%
Dal lato dell’offerta di beni e servizi, si registrano andamenti congiunturali negativi per il valore aggiunto dell’agricoltura e dell’industria, con diminuzioni, rispettivamente, dell’1,2% e dello 0,4%, mentre il valore aggiunto dei servizi è cresciuto dello 0,1%.

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