Ieri sera, i sindaci del distretto Asst di Crema, riuniti virtualmente in un’assemblea presieduta dalla sindaca della città, Stefania Bonaldi, hanno approvato all'unanimità un ordine del giorno, frutto del lavoro trasversale e condiviso da tutti i primi cittadini del territorio, che fa una sintesi di tutte le istanze in tema di sanità del territorio cremasco. I sindaci chiedono che le loro richieste, ritenute urgenti e indifferibili, vengano inserite nei finanziamenti previsti dal Documento di programmazione economica e nel Piano regionale di edilizia sanitaria di prossima emanazione da parte di Regione Lombardia. Tra gli interventi di sviluppo dei servizi sanitari e socio-sanitari, si chiede in particolare l’attivazione di un PreSST a Crema e a Rivolta d’Adda e un potenziamento dell’ospedale Maggiore di Crema.
Una soluzione indispensabile per integrare medicina e territorio
Gli interventi richiesti sono ritenuti indispensabili per rispondere alle esigenze di integrazione fra medicina ospedaliera e territorio e come raccordo fra servizi sanitari, socio-sanitari e sociali. In questo senso, i sindaci danno atto che il progetto di sviluppo e potenziamento, redatto dal direttore generale della Asst di Crema nel 2020 e quello redatto nel 2016 dall’allora direttore generale dell’ospedale Maggiore, Luigi Ablondi, per concentrare in tali spazi tutti i servizi territoriali della Asst e della Ats, rappresentano riferimenti concreti per operare riflessioni e analisi condivise, coinvolgendo tutti gli attori interessati, così da definire congiuntamente proposte atte a dare vita a una presenza e a un’articolazione territoriale più efficaci.

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