A luglio 2020, l’Istat stima una leggera flessione del clima di fiducia dei consumatori, rispetto al mese di giugno 2020 (da 100,7 a 100,0); invece, l’indice composito del clima di fiducia delle imprese sale per il secondo mese consecutivo, passando da 66,2 a 76,7. Con riferimento alle imprese, le stime evidenziano un aumento della fiducia diffuso a tutti i settori, seppure con intensità diverse. In particolare, nell’industria l’indice di fiducia del settore manifatturiero sale da 80,2 a 85,2 e nelle costruzioni aumenta da 124,0 a 129,7. Per il comparto dei servizi, si evidenzia una marcata risalita dell’indice, sia nei servizi di mercato (da 52,1 a 65,8) sia nel commercio al dettaglio (l’indice passa da 79,6 a 86,3).
Nel manifatturiero migliorano giudizi su ordini e attese produzione
Per quanto riguarda le componenti dell’indice di fiducia, nell’industria manifatturiera migliorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese di produzione; le scorte di prodotti finiti sono giudicate in decumulo rispetto al mese scorso. Per le costruzioni, l’aumento dell’indice è trainato da un deciso miglioramento dei giudizi sugli ordini, a cui si unisce un peggioramento delle aspettative sull’occupazione presso l’impresa. Nei servizi di mercato e nel commercio al dettaglio migliorano tutte le componenti dell’indice; in particolare, nei servizi si segnala il deciso recupero dei giudizi e delle attese sugli ordini e, nel commercio, l’aumento marcato sia dei giudizi sia delle aspettative sulle vendite.

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