Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati, nei primi cinque mesi del 2020, sono state 1 milione e 795mila. Rispetto allo stesso periodo del 2019 la contrazione è stata molto forte (-43%), per effetto dell’emergenza legata alla pandemia Covid-19 e delle conseguenti restrizioni, nonché della più generale caduta della produzione e dei consumi. Lo comunica l'Inps, che rileva anche come questa contrazione è risultata particolarmente negativa nel mese di aprile (-83%), con un miglioramento il mese successivo (-57%). La contrazione ha riguardato tutte le tipologie contrattuali, ma la si osserva in maniera nettamente accentuata nel caso delle assunzioni con contratti di lavoro a termine (stagionali, intermittenti, somministrati, a tempo determinato).
Diminuiscono anche le trasformazioni da tempo determinato
Le trasformazioni da tempo determinato, nel periodo gennaio-maggio 2020, sono risultate 229mila, anch’esse in flessione rispetto allo stesso periodo del 2019 (-31%; - 43% per il mese di maggio); riguardo a tale flessione è però da ricordare che, nel corso del 2019, il volume delle trasformazioni era risultato eccezionalmente elevato anche per effetto dell’impatto delle modifiche normative, dovute al decreto “Dignità”. Nel complesso, le cessazioni sono state 1 milione e 972mila, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; una diminuzione che, nel trimestre marzo-maggio, è stata particolarmente accentuata per i contratti a tempo indeterminato, (-47%).
Aumento vertiginoso dei lavoratori pagati con titoli del Libretto famiglia
A maggio, la consistenza dei lavoratori impiegati con contratti di prestazione occasionale è risultata di poco superiore alle 9mila unità (in forte diminuzione rispetto allo stesso mese del 2019: -50%); l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 234 euro. Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto famiglia, sempre a maggio risultano circa 148mila, in aumento del 1.461% rispetto a maggio 2019. La crescita è da riferirsi essenzialmente all’introduzione del bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting, previsto dal decreto “Cura Italia”, il cui pagamento è effettuato proprio con i titoli del libretto famiglia; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 561 euro.

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