«La crescita degli occupati e delle ore di lavoro nell'edilizia è il frutto di scelte precise: quella di non chiudere i cantieri grazie ai protocolli di sicurezza contro il Covid e l'accelerazione impressa nello sblocco di importanti opere pubbliche». Questo il commento della ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, di fronte ai numeri registrati dalle Casse edili nei mesi di luglio, agosto e settembre 2020 che, rispetto al 2019, indicano un incremento delle ore lavorate nel settore dell'edilizia (+ 4,4%), dei lavoratori (+13mila) e della massa salari (+5%).
In questi mesi sbloccate infrastrutture e accelerato appalti
«Sono numeri incoraggianti», prosegue la ministra, «che confermano quello che abbiamo sempre sostenuto: i cantieri nel nostro Paese non si sono fermati anche nella fase più critica dell'emergenza Covid, grazie all'applicazione delle linee guida sulla sicurezza nei posti di lavoro costruite insieme al sindacato e alle associazioni datoriali. Dobbiamo ringraziare tutti i lavoratori, per la fiducia riposta nelle regole previste dal protocollo e per la loro puntuale applicazione. In questi mesi, sul versante pubblico, non abbiamo sbloccato soltanto importanti infrastrutture di rilevanza nazionale, per un valore di quasi 9 miliardi di euro, ma abbiamo dato anche la possibilità di accelerare gli appalti sul territorio».
Per i prossimi 15 anni una spinta ulteriore dal piano “Italia veloce”
«Occorre proseguire su questa strada, conciliando l'attuazione rigorosa delle misure di prevenzione e anticontagio, con l'esigenza di trasformare in cantieri le ingenti risorse già stanziate. Una spinta ulteriore al settore edile e delle costruzioni arriverà anche dal piano infrastrutturale messo a punto per i prossimi quindici anni, “Italia veloce”, nel quale abbiamo inserito il bando sulla Qualità dell'abitare, che mette a disposizione dei Comuni con più di 60mila abitanti 850 milioni di euro per progetti di riqualificazione urbana e per dare una risposta concreta alla domanda di alloggi sociali nel nostro Paese».

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