L’area dell’euro sta affrontando una contrazione economica che per entità e rapidità non ha precedenti in tempi di pace. È quanto dichiara la Banca centrale europea nel suo ultimo bollettino economico. La Bce rileva come le misure adottate per il contenimento della diffusione del coronavirus hanno provocato un arresto di gran parte dell’attività economica in tutti Paesi dell’area dell’euro e su scala mondiale. Gli indicatori del clima di fiducia dei consumatori e delle imprese segnano un drastico calo, che suggerisce una netta contrazione della crescita economica e un forte deterioramento delle condizioni nel mercato del lavoro. Data l’elevata incertezza sulle dimensioni finali effettive delle ricadute economiche, gli scenari di crescita elaborati dagli esperti della Bce indicano che quest’anno il Pil dell’eurozona potrebbe far registrare una caduta compresa tra il 5 e il 12%, su cui incideranno in modo decisivo la durata delle misure di contenimento e il buon esito delle politiche di attenuazione delle conseguenze economiche per imprese e lavoratori.
Probabile ulteriore peggioramento nel secondo trimestre
Questi scenari prevedono che, con la graduale rimozione delle misure di contenimento, si verificherà una ripresa dell’attività economica, la cui rapidità e portata restano tuttavia fortemente incerte. Il brusco ripiegamento dell’attività economica ad aprile suggerisce infatti che probabilmente la situazione macroeconomica sarà perfino più grave nel secondo trimestre. Da parte sua, il Consiglio direttivo della Bce è comunque determinato a continuare a sostenere l’economia dell’eurozona con misure in grado di contribuire a preservare una fluida erogazione di credito all’economia reale. Al tempo stesso, il Consiglio direttivo dovrà valutare costantemente sia le singole misure sia la loro articolazione all’interno del pacchetto di strumenti adottati, per stabilire se siano ancora opportunamente calibrate e adeguate a fornire il necessario grado di accomodamento, al fine di perseguire il suo mandato, cioè preservare la stabilità dei prezzi.

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