Ad agosto 2019, l’Istat osserva una lieve crescita congiunturale della produzione industriale, dello 0,3% rispetto a luglio, dopo due mesi di cali, anche se, per quanto riguarda la media degli ultimi tre mesi, si registra sempre uno 0,3% ma questa volta di segno negativo. Gli aumenti congiunturali si rilevano nei comparti dei beni strumentali (+0,4%) e dei beni di consumo (+0,3%); variazioni negative registrano, invece, l’energia (-0,9%) e i beni intermedi (-0,5%).
A livello tendenziale invece la produzione è in calo da sei mesi
Il segno meno accompagna anche il risultato tendenziale: prosegue infatti anche in questo caso la contrazione dell’indice, che presenta un segno negativo per il sesto mese consecutivo (-1,8%). Su base tendenziale, ad agosto 2019 si registra una contenuta crescita per l’energia (+1,8%) e una più lieve per i beni di consumo (+0,7%); diminuiscono, in misura marcata, i beni strumentali (-4,9%) e i beni intermedi (-3,1%).
Rispetto all'anno scorso, aumenta soprattutto il settore farmaceutico
I settori di attività economica che registrano i maggiori incrementi tendenziali sono i prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+6,6%); le altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+6,1%) e l’industria del legno, della carta e stampa (+5,5%). Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-11,3%), nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo esclusi macchine e impianti (-8,8%) e nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-6,9%).

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